Infatti l’art. 2 della legge n. 251/86 istitutiva dell’Albo, fra le competenze degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati espressamente prevede: “la rilevazione dei dati statistici” dove la circostanza che detta attività sia prevista da norma di rango primario viene a configurare una espressa “riserva di legge” a favore degli iscritti nell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, di carattere generale, la cui violazione è sanzionata dalla legge penale (art. 348 c.p.).
L’ISTAT, probabilmente per una non adeguata valutazione delle leggi professionali, sembrava inizialmente non avere dato peso a questa circostanza, con il risultato di provocare la ferma presa di posizione del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati che, nel solo mese di agosto, aveva inviato a tutti gli Enti coinvolti nel censimento (Comuni, Province, Comunità Montane e Regioni) oltre 8.500 diffide ad ottemperare alle prescrizioni imposte dalla legge n. 251/86.
Diversi Comuni ed altri Enti “Organi di censimento”, nei mesi successivi, avevano provveduto a modificare i bandi nel senso richiesto dagli Agrotecnici, ma l’ISTAT aveva contestato la posizione del Collegio Nazionale ritenendola non condivisibile, tuttavia ricevendo per replica l’annuncio di imminenti denunce e ricorsi.
Ad evitare uno scontro che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze, fino ad impedire l’esecuzione delle operazioni censuarie, è stato un incontro in extremis svolto il 1 settembre fra il Presidente dell’ISTAT Enrico Giovannini ed il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Roberto Orlandi.
Nei giorni seguenti il Collegio Nazionale ha sospeso la presentazione dei ricorsi mentre i rispettivi uffici hanno lavorato alla ricerca di una soluzione, che si è concretizzata nella Circolare ISTAT n. 5508 del 13.9.2010 che, indirizzata a Comuni, Province, Comunità Montana e Regioni, per quel che attiene al personale da incaricare ed adibire alle operazioni censuarie, così recita:
“Si sottolinea ...... l’opportunità di tenere in debito conto, nella predisposizione dei bandi e nella valutazione dell’esperienza del personale, le figure professionali per le quali le norme vigenti in materia di ordinamento delle professioni prevedano, tra i compiti professionali, attività di tipo statistico in materia di agricoltura e zootecnia, nonché l’iscrizione ad albi professionali (si ricordano, a titolo esemplificativo, gli agrotecnici e gli agrotecnici laureati, i dottori agronomi e forestali)”.
Insieme agli Agrotecnici ed agli Agrotecnici laureati l’ISTAT ha ritenuto di dover ricomprendere anche gli Agronomi iscritti nella Sezione A del rispettivo Albo (sono dunque esclusi gli iscritti nella Sezione B, privi di specifica competenza censuaria), in quanto anch’essi hanno un richiamo alla statistica nelle loro attività professionali; trattasi di un richiamo in realtà blando ma, a parere ISTAT, sufficiente a ricomprenderli (a fronte di tale riconoscimento il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha già fatto sapere di non voler avanzare alcuna opposizione).
Completamente esclusi invece i Periti agrari, per l’assenza nel loro ordinamento di competenza in materia censuaria.
La Circolare ISTAT prot. n. 5508/2010 chiude gran parte del contenzioso aperto fra l’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e l’Istituto di Statistica ed avrà l’effetto di imporre a Comuni, Comunità Montane, Province e Regioni di:
- indicare correttamente la valutazione dei titoli professioni nei bandi ancora da emettere;
- rivedere le graduatorie, in fase di definizione e già definite, riposizionando correttamente gli Agrotecnici e gli Agrotecnici laureati iscritti nel relativo Albo.
Le operazioni del 6° Censimento nazionale dell’agricoltura (che si svolge ogni 10 anni) avranno materialmente inizio il 25 ottobre prossimo; sono coinvolti nell’attività Comuni, Comunità Montane, Province, Regioni ed Enti strumentali regionali per una spesa che supera i 150.000.000 di euro. Il censimento rientra nell’ambito di una più complessa rete di rilevazione che interessa l’intero territorio dell’Unione Europea e rientra fra gli adempimenti previsti da accordi internazionali. La sua mancata o parziale esecuzione od un ritardo nella stessa comporterebbe una infrazione ad accordi europei.
Allegato (link esterno): Circolare ISTAT prot. n. 5508 del 13.9.2010.
Fonte-Autore: Comunicato Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati